Il caso che qui rappresentiamo riguarda un intervento di riqualificazione energetica eseguito presso un’edificio sito in Granarolo Emilia (Bo)
- Si tratta di una casa singola, costruita su due piani, di metratura riscaldata di 150mq circa
- Si aggiunge che si tratta di un edificio in normale muratura (senza isolamenti termici) e, riguardo il sistema di distribuzione del calore, con normali termosifoni in ghisa
- L’impianto di generazione termica esistente è costituito da un sistema “ibrido” composto da una caldaia a gpl ed una caldaia a biomassa (pellet)
L’INTERVENTO
L’intervento realizzato riguarda l’installazione di:
- una pompa di calore idronica (aria/acqua) per il riscaldamento, raffrescamento e la produzione di ACS (acqua calda sanitaria)
- con acqua di mandata a media temperatura (fino a 65°C)
- campo di funzionamento con temperature esterne fino a -25°C
- marca Daikin Altherma – mod Bi-Bloc RW H/C BIV
- funzionante con gas di ultima generazione e ad alta efficienza R32
- scop nominale 4,6
Contestualmente alla pdc, è stato inoltre installato un impianto fotovoltaico:
- di potenza 6kWp
- con moduli fotovoltaici Viessmann da 350Wp (vedi link scheda)
- inverter ibrido Huawei (vedi link scheda)
- senza sistema di accumulo dell’energia
L’intervento è stato preceduto, come da metodo di lavoro Solare Sociale, da uno Studio di Fattibilità (vedi link scheda).
I VANTAGGI
Si è potuto così verificare che esso risulta particolarmente performante e vantaggioso:
- dal punto di vista dell’efficientamento energetico
- della remuneratività economico-finanziaria
- della gestione dell’impianto
Permettendo di conseguire numerosi vantaggi, tra cui:
- riduzione della spesa termica del 82% pari ad € 2.700/anno
- forte miglioramento della classe energetica dell’edificio
- eliminazione gestione pellet (alimentazione, pulizia)
- forte riduzione del costo iniziale dell’investimento attraverso la cessione del credito (sull’acquisto della pompa di calore) e di un pagamento rateizzato ad interessi zero (sull’acquisto dell’impianto fotovoltaico)
CESSIONE DEL CREDITO ECOBONUS 65%
Dal 1° gennaio 2018 è possibile cedere il credito corrispondente alla detrazione spettante (Irpef o Ires) anche nel caso di interventi di riqualificazione energetica effettuati sulla singola unità immobiliare e non solo per quelli relativi alle parti comuni di edifici condominiali; il credito può essere ceduto ai fornitori che hanno effettuato gli interventi, come in questo caso.
Per approfondire consulta: Guida Agenzia delle Entrate - Agevolazioni per il Risparmio Energetico (pag.23)
La cessione del credito Ecobonus al fornitore dell’impianto permette all’acquirente un’agevolazione di grande portata, ottenendo, di fatto, un forte sconto sull’importo della fornitura!
ACQUISTO IMPIANTO FOTOVOLTAICO RATEIZZATO AD INTERESSI ZERO
Oltre alla forte agevolazione data dalla possibilità della cessione del credito, questo intervento ha goduto anche di un secondo notevole vantaggio
L’acquisto dell’impianto fotovoltaico è stato infatti effettuato attraverso un pagamento rateizzato senza interessi!
La pianificazione finanziaria studiata in maniera personalizzata per l’acquisto di questo importante intervento di riqualificazione energetica ha potuto godere quindi di ben due tipologie diverse di agevolazione che hanno permesso questi principali vantaggi:
- esborso iniziale molto contenuto rispetto al valore complessivo dell’opera
- abbattimento dei costi sugli interessi passivi del finanziamento
- rate del finanziamento ampiamente coperte dai risparmi energetici e dall’incentivo fiscale sull’impianto fotovoltaico
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