Lo dicevamo da un po’: in futuro ci vedremo costretti a non utilizzare più le caldaie a gas.
Si passa quindi “dall’incentivo, all’obbligo”.
Con la Direttiva Epbd (Rendimento energetico dell’edilizia) del 15 dicembre 2021, la Commissione Europea ha proposto di allineare le norme sulla prestazione energetica degli edifici al Green Deal europeo e decarbonizzare il parco immobiliare dell’UE entro il 2050.
La revisione odierna della direttiva sulla prestazione energetica nell’edilizia traduce in misure legislative concrete la strategia della Commissione denominata “Ondata di ristrutturazioni“.
La Commissione propone che, a partire dal 2030:
- tutti gli edifici di nuova costruzione debbano essere a zero emissioni
- mentre tutti gli edifici pubblici nuovi dovranno esserlo già dal 2027
I piani nazionali di ristrutturazione degli edifici dovranno includere le tabelle di marcia per:
- l’eliminazione graduale dei combustibili fossili nel riscaldamento e raffrescamento entro il 2040,
- così come le tappe per la trasformazione del parco immobiliare nazionale in edifici a emissioni zero entro il 2050
Queste normative per raggiungere gli obiettivi di decarbonizzazione che l’Unione si è data per il 2030 e il 2050, in quanto:
- gli edifici consumano il 40 % dell’energia
- generano il 36 % delle emissioni di gas a effetto serra;
- il riscaldamento, il raffrescamento e l’acqua calda per uso domestico sono responsabili dell’80 % dell’energia consumata dalle famiglie.
La Commissione si dichiara, infine, decisa a ridurre la povertà energetica: nell’UE vi sono oltre 30 milioni di unità abitative che consumano troppa energia (almeno 2,5 volte in più della media degli edifici), il che fa lievitare le bollette delle famiglie, ancora di più fronte all’attuale rincaro dei prezzi dell’energia.
Per approfondire consulta: Direttiva Epbd